
Prima la narrativa. Ovviamente "Moby dick", che è un vero e proprio poema marino. Sicuramente il romanzo in cui il mare è il più vivo e credibile protagonista. A me comunque rimase impresso molto il mare procelloso di Salgari, forse perché quando leggevo i romanzi del nostro maestro dell'avventura mi trovavo in una fase della vita più ricettiva. Ricordo nitidamente il Corsaro Nero, accigliato, illuminato dalla tetra luce dei lampi caraibici, sferzato dalla furia del vento, aggredito dall'abbraccio mortale delle onde mugghianti, ammirato da ogni singolo uomo della sua ciurma e perfino dalla figlia del suo odiato nemico Wan Gould, Honorata, mentre con sommo sprezzo del pericolo tiene ferma la barra del timone della "Folgore", quasi sfidando la furia degli elementi a ucciderlo, perchè in quel caso il destino gli avrebbe fatto solo un piacere. Il mare in letteratura è per me il Corsaro Nero al timone della "Folgore" in una notte di tempesta. Se avrà tempo parlerò pure del mio mare nel cinema.
Rimasta in sospeso la parte cinematografica del mare. Vado a colmare la lacuna. Primo film "La tragedia del Bounty" del 1935, con Charles Laughton, uno dei migliori cattivi di tutti i tempi, e clark Gable. Ricordo una tempesta rinforzata dal bianco e nero (il mare per me è tempesta, mi pare di averlo già sottolineato nel commento precedente) in cui Laughton si comporta come un pazzo codardo. Film premiato con l'Oscar che preferisco senz'altro a quello con Brando e all'ultimo con Gibson. Film numero due "Duello nell'Atlantico" 1957, storia di un epico duello tra un sottomarino tedesco e una nave americana. I comandanti delle due unità marine, Curd Jurgens e Robert Mitchum avevano la caratteristica di essere autentici gentiluomini che facevano la guerra loro malgrado. Il "Moby Dick" del 1956 di John Houston, con un Gregory Peck nei panni di un Achab accigliato e maledetto. Infine il recente "Master & Commander" con Russel Crowe. Uno dei pochi film recenti che si distaccano dalla banalità e dal pressapochismo odierni, pur attingendo come si conviene ai mezzi spettacolari. Molto efficace il tono formale usato dai vari personaggi del film. Il mare di questo film è spesso calmo e il vento in bonaccia.
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