sabato 21 luglio 2007

Lei mi ricorda un tale


Vento di primavera, film del 1947 con Cary Grant, Mirna Loy e Shirley Temple.
Ho fatto un fioretto alla Madonna e qui non parlerò di questo straordinario film, anche se spero di farlo nei commenti. L’Onnipotente sa però quanto mi costa non segnalare l’efficacia dei dialoghi e delle situazioni (ho rivisto con piacere qualche scena ieri sera e stamattina Google mi ha ricordato, ma un po’ me l’aspettavo, che la sceneggiatura di Sidney Sheldon ha vinto l’Oscar nel ’48).

Ricorderò solo la scena finale. C’è Cary Grant nei panni di un pittore donnaiolo, rivedutosi durante il film, e Mirna Loy che interpreta un giudice che ha condannato lo stesso Grant a corteggiare la sorella diciassettenne Shirley Temple per evitarle un trauma. La Loy, innamorata di Grant, vorrebbe partire per non vederlo più. Il Nostro la raggiunge all’aeroporto mentre sta per imbarcarsi. Scommettete che riuscirà a evitare che la gelida (fuori, ma non dentro) Mirna prenda l’aereo? Il gioco di parole seguente è stato utilizzato parecchie volte durante il film, sempre con effetti spassosi.

Mirna Loy: Lei mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?
Mirna Loy: Quello che fa lei.
Cary Grant: Lei chi?
Mirna Loy: Lei voi.
Cary Grant: E che faccio?
Mirna Loy: Mi ricorda un tale.
Cary Grant: Che tale?
Mirna Loy: Uno che ci sa fare.
Cary Grant: Sa far che?...

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