sabato 21 luglio 2007

Le due versioni di "Blade runner"


Ancora su “Blade runner” per rispondere ad Alice in the world. Volevo scrivere un lungo commento su questo film davvero epico del panorama cinematografico, ma poi ho pensato che questa sarà l’occasione per scrivere il post su questa storia come meditavo di fare da tempo (in tutti i modi pure questo commento verrà lungo, credo). Lo farò al più presto, non so se già nel prossimo articolo. Qui posso dire soltanto che io, a differenza di quello che si dice in giro, preferisco di gran lunga la versione originale del film, quella del 1982. E’ la versione con la voce fuori campo di Deckard, il personaggio interpretato da Harrison Ford (la voce del narratore a mio avviso dava un tocco che faceva molto Marlowe, molto indicato al film… anche se è possibile che nella copia americana la voce di Harrison Ford non sia efficace come quella del bravissimo doppiatore che lo fa parlare in Italia). L’altra grande differenza tra la versione originale e quella detta “Director’s Cut” - cioè ottenuta con alcune scene tagliate contro il volere del regista Ridley Scott - è che nella seconda versione Deckard/Harrison Ford è un replicante. Lo si scopre quando sogna un unicorno e trova un origami a forma dello stesso mitico animale costruito dal personaggio chiamato Gaff, il quale così mostrerebbe di conoscere in anticipo i prevedibili sogni indotti di un replicante. Secondo me il fatto che Harrison Ford sia un replicante è un errore madornale, perché toglie il principale motivo di fascino del film, e cioè l’amore tra l’essere umano e quello artificiale (tra Deckard e Rachel).

Non mi convince nemmeno tutta questa aspirazione al dark e non mi riconosco nell’equazione secondo cui tutto ciò che è buio è meglio di ciò che non lo è (bisogna comunque segnalare che le differenze tra la versione originale di “Blade runner” e quella successiva sono davvero minime. Infine c’è da rilevare che per l’anno prossimo è prevista un’ulteriore variante di questo film. Si chiama “Final Cut” e sinceramente ignoro che diavolo ci possano inserire di rivoluzionario per giustificare il lancio sul mercato dell’ennesimo prodotto tratto dalla stessa pellicola. (L’esistenza di tante versioni tuttavia attesta il successo ininterrotto di questo film presso varie generazioni di spettatori.) A presto con il post promesso.

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