sabato 21 luglio 2007

In morte di Glenn Ford


Dolore, dolore immenso per la morte di Glenn Ford.I personaggi del nostra vita se ne vanno. Loro muoiono e moriamo anche noi.Mi sono andato a rivedere la filmografia di questo grande attore che vivrà per sempre nelle nostre cellule cerebrali. E' incredibile il numero di titoli cinematografici che hanno accompagnato la mia esistenza e credo non solo la mia. A differenza di ciò che dicono i telegiornali io non lo ricordo per "Gilda". Quello mi è sempre parso il film di Rita Hayworth e non il suo. Lo ricordo con piacere in un gran numero di western. "Quel treno per Yuma", uno dei più grandi western di tutti i tempi, "La legge del più forte" con Shirley McLayne (Ford è un coraggioso allevatore di pecore che lotta contro la prepotenza dei grandi mandriani). Lo stupefacente "Cowboy" con un altrettanto stupefacente Jack Lemmon (Lemmon è un portiere d'albergo che diventa socio mandriano di Ford contro la volontà di questi). Il western che però mi è rimasto più impresso è "La pistola nascosta": il nostro eroe è stato il più veloce pistolero del West però trasformatosi in un tranquillo droghiere che odia le armi. Dovrà tornare a battersi contro la sua volontà.

Nel resto della sua filmografia spicca "Il seme della violenza" con un giovane Sidney Poitier, film che è la madre di tutte le storie di scuole con ragazzi difficili. Ottimo nel "Ricatto più vile" (è un'industriale a cui rapiscono il figlioletto), piacevole in "Una fidanzata per papà), commedia in cui un giovanissimo Richie Cunningham deve trovare una fidanzata al padre... Questi sono solo alcuni dei filn di questo attore straordinario, ma soprattutto personaggio unico che ha accompagnato la nostra giovinezza. Spaziava su tutti i generi cinematografici. Forse non era troppo appariscente nella recitazione, ma risultava estremamente efficace nella sua resa interpretativa. In questo momento rammento con perfezione assoluta la voce italiana che lo doppiava (indimenticabile come quella di tutit i doppiatori d'epoca). Vaja con Dios, Glenn. Sei qui dentro con tanti altri. Oggi moriamo anche noi un po’ con te.

Nessun commento: